Il progetto si è svolto nel luglio 2011, con lo scopo di formare i medici locali ad assistere con professionalità e competenza le fasce più deboli della società per un particolare tipo di chirurgia altamente invalidante e causa di problematiche sociali, quale l’idrocefalo congenito. Il programma di formazione ha riguardato 11 medici provenienti da tutte le regioni del Paese per assicurare la diagnosi e la cura di queste patologie in tutte le strutture ospedaliere dello Zimbabwe e si è tenuto presso l’ospedale Luisa Guidotti di Mutoko, dove a quel tempo operava il dr. Carlo Spagnolli, grazie alla disponibilità del neurochirurgo trentino Michele Conti. Il progetto, finanziato dall’Assessorato alla Solidarietà della Provincia Autonoma di Trento, ha avuto un grande successo non solo per aver salvato la vita a 11 piccoli bambini affetti da idrocefalo, ma anche per la specifica formazione di altrettanti medici zimbabweani conseguita con l’insegnamento e la supervisione del dr. Conti.