Il progetto polispecialistico di formazione e attività clinica in Zimbabwe si è articolato in cinque sottoprogetti:
• Implementazione del progetto di “Diagnosi e Terapia precoce del carcinoma del collo uterino” (dr. Carlo Spagnolli e dr. Wenceslas Nyamayaro): al 31 dicembre 2018 erano state sottoposte a screening 58.518 donne, di cui 2.109 curate.
• “Cardiologia d’emergenza” con la prosecuzione e implementazione delle attività della prima Unità Coronarica dello Zimbabwe presso l’Ospedale Provinciale governativo di Chinhoyi (dr. Roberto Bonmassari, dr. Domenico Catanzariti e dott.ssa Prisca Zeni).
• “Diagnostica e terapia chirurgica con tecniche laparoscopiche” in patologia toraco-addominale e ginecologica, con l’attivazione e implementazione delle attività presso l’Ospedale Provinciale di Chinhoyi, integrate da formazione su anestesie senza impiego di gas anestetici e relativo addestramento di personale medico e paramedico in loco (dr. Giuseppe Tirone, dr. Federico Martin, dr.ssa Donatella Biasi e dr. Andrea Busetti).
• “Diagnostica per Immagini” con l’avvio e mantenimento di una rete di telemedicina e teleconsulti dal Trentino per le attività radiologiche dell’Ospedale governativo di Chinhoyi (dr. Dario Visconti, dr. Sabino Della Sala, capotecnico Francesca Cattoi).
La rete di telemedicina e il nuovo impianto elettrico presso l’Ospedale governativo di Chinhoyi, a seguito della spedizione delle varie apparecchiature specifiche e di un generatore di corrente da 500 kVA, donato dall’APSS di Trento, sono stati realizzati grazie alla collaborazione dei tecnici volontari Renato Buccella, Giorgio Camin, Marco Volani, Sandro Pederzolli, Roberto Bertacco e Daniele Merighi.
• “Progetto formativo in tecniche di emergenza ed educazione sanitaria” rivolto ai giovani, alle suore e alle donne delle aree urbane e rurali dello Zimbabwe (inf. Alberta Spagnolli).